Sono tre mesi che abbiamo presentato una proposta di legge di bilancio che spiega dove trovare 10 miliardi per la sanità, proponendo un piano per assumere e aumentare gli stipendi del personale sanitario, che è di circa 4.000 euro in meno rispetto alla media Ocse per i medici e di circa 7.000 euro in meno per gli infermieri. Adeguare i costi all’inflazione e, una volta per tutte, tagliare le liste d’attesa. Se non si trova questa cifra non si possono garantire le prestazioni sanitarie ai cittadini.
La risposta dei 5 Stelle è una contromanovra legittima, ma incentrata ancora su reddito di cittadinanza e superbonus e il Partito Democratico come sempre si accoda.
Azione ha presentato 91 emendamenti alla manovra. Gli emendamenti spaziano da Giustizia, Enti Locali, Istruzione, Fisco, Imprese e Sanità. Abbiamo selezionato la dorsale politica dell’occasione mancata in questa legge di bilancio. Pensate se avessimo preso i 30 miliardi del Mes per la sanità, e con le risorse rimanenti rifinanziare Industria 4.0, il Family Act e contrastare la dispersione scolastica.
Avremmo tenuto insieme un quadro di cura e sapere delle persone e impulso fortissimo alla crescita. Nell’aula del Senato prima e poi in quella della Camera, ci batteremo con ogni strumento possibile, dall’emendamento all’ordine del giorno, per portare avanti le nostre proposte e quelle delle tante realtà che abbiamo ascoltato in questi giorni, per garantire coperture e zero slogan, nel pieno stile di Azione.