Alla Camera depositata mozione di sfiducia a Salvini

Ad oltre due anni dall’inizio dell’illegale invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, il Governo della Repubblica Italiana è rappresentato da un Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei ministri che non rinnega né i rapporti di collaborazione con il partito di Vladimir Putin né le sue dichiarazioni di elogio a Putin stesso.

 Alla luce di queste considerazioni, il Ministro Salvini non può rappresentare degnamente la Repubblica Italiana ma, anzi, dimostra di non esercitare appieno le proprie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione.

Il punto è molto semplice, non serve gridare vergogna o fare polemica: lui dimostra che quell’accordo è stato rescisso formalmente e non esiste più e la mozione viene ritirata. Se quell’accordo con il partito di Putin è ancora in vigore la cosa non è solo gravissima, ma lo rende incompatibile con la permanenza al Governo.

Ma come può accettare Giorgia Meloni che il suo vicepresidente abbia questo livello di ambiguità?