Il sottosegretario Delmastro deve dimettersi non in virtu’ dell’indagine aperta a suo carico dalla Procura di Roma, ma per lo sprezzo delle istituzioni che ha mostrato e continua a mostrare, per l’inaccettabile arbitrio con cui ha diffuso documenti riservati, così da attaccare i parlamentari dell’opposizione.
Una personalità del suo spessore non può diventare il difensore dell’indifendibile perché che quel documento, divulgato in Aula dal deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, non andava divulgato. Il ministro lo sa benissimo, perché conosce il diritto. Comprendo che questa vicenda riguarda due intoccabili in quanto vicinissimi alla presidente del Consiglio, quindi la vicenda politica si comprende. Ma c’è anche un punto politico da sollevare nei suoi confronti: rischia di essere un ministro dalle dichiarazioni importanti condivisibili sulla giustizia e sulla necessità di una riforma, membro di un esecutivo che fa l’esatto contrario di ciò che dichiara. Ministro Nordio, o le sue parole non hanno valore o Delmastro non può continuare ad occuparsi del Dap.
Sulle parole del ministro Nordio abbiamo presentato delle proposte di legge: se Delmastro resta al suo posto non avrà senso. O si ripristina una coerenza profonda tra azioni e parole o lei, ministro Nordio, si confermerà un ministro di grande levatura culturale ma di un governo che fa strame dello Stato di diritto e delle garanzie.