A SKY TG24 abbiamo parlato di: Medio Oriente, Ius Scholae e situazione Stellantis

Israele sta dimostrando che non ci sono più linee rosse, e lo fa attraverso l’uso di specifiche definizioni: l’incursione di terra in Libano non viene definita un’occupazione, ma un intervento mirato su obiettivi strategici.
La vera questione che emerge è: esiste ancora il diritto internazionale?

Quando Stellantis riceve 5 miliardi dallo Stato italiano, si presenta come un’azienda italiana; ma quando si tratta di registrare marchi e brevetti, diventa francese. Chi, come Carlo Calenda, denuncia questa situazione da mesi, si ritrova con querele e il silenzio complice dei sindacati.
Un gioco paradossale che si svolge a spese dei cittadini.

La nostra proposta è chiara: chi lavora in Italia deve potersi regolarizzare (che non è la cittadinanza, ma uscire dalla clandestinità) per potersi costruire condizioni dignitose di vita.
Per quanto riguarda la cittadinanza bisogna finirla con lo scontro tra parti: chi studia in Italia per 10 anni deve poter diventare cittadino, perché parla italiano, conosce il nostro Paese e cresce insieme ai nostri figli.