Accompagnare le aziende nel mondo da parte della politica significa costruire sistemi di supporto ai processi di internazionalizzazione, ovvero ripensare il prodotto e costruire sinergie e relazioni con altri player. Ed è quello che è successo fra Milano e Shenzhen.
Grazie a Guitar, a tutto il sistema moda della camera di Milano, all’ambasciatore Ambrosetti e al console generale d’Italia a Canton Valerio de Parolis abbiamo trascorso una settimana in Cina in occasione della prima edizione della Shenzhen – Milan Lifestyle Week. Più di 15 fashion shows e un ricco calendario di conferences e incontri istituzionali hanno animato i distretti di Longhua e Nanshan, coinvolgendo tantissimi designers, operatori del settore e 200 buyer cinesi rappresentanti dei top concept stores emergenti degli ultimi anni che hanno avuto l’occasione di visitare lo Showroom e il Fashion Lab dedicati all’esposizione delle collezioni dei brand protagonisti dell’evento, per favorire l’inserimento del savoir-faire artigianale tricolore all’interno del network degli hub-showroom di alto livello.
Parlando di Made in Italy, in passato abbiamo fatto due errori: il primo, quello di non dargli abbastanza valore quando il mondo lo ricerca in ogni ambito, prodotto e settore; il secondo, invece, è pensare che basti solo l’etichetta con su scritto Made in Italy, senza preoccuparci che quei prodotti sono fatti con materiali, know-how e quell’eccellenza che il mondo continua ad imitarci.
Questa settimana ha unito fashion, arte, food e design, in diverse aree della città, con oltre 20 eventi che, oltre ad offrire una panoramica sulle prossime tendenze, hanno consolidato il forte legame che da tempo unisce i due Paesi sotto il profilo creativo, strategico e commerciale.
Da molto tempo stiamo lavorando al Piano industria 5.0 e va detto: oggi pensare di gestire qualunque grande trasformazione sociale, economica o ambientale senza la Cina è impossibile. Questo sarà l’anno in cui le imprese – e questa missione lo dimostra – cercheranno in maniera ancora più forte i rapporti con i mercati internazionali e soprattutto. Per questo stiamo valutando incentivi su misura volti ad aprire relazioni per le nostre aziende, non solo di moda, a Shenzhen. Ci aspetta un lavoro stimolante e noi ci siamo.